Il documento è un provvedimento del Garante per la protezione
dei dati personali del 17 luglio 2024, in risposta a un reclamo di
due cittadini norvegesi contro Avis Budget Italia S.p.A. Questi
cittadini avevano ricevuto sanzioni stradali e richieste di
pagamento pedaggi per infrazioni mai commesse, a causa di un
errore nell’associazione dei loro dati personali a una targa
sbagliata.
L’indagine ha stabilito che l’errore era dovuto a un inserimento
manuale errato dei dati e non a un problema sistemico. Avis ha
collaborato per correggere il disguido e migliorare le proprie
misure tecniche e organizzative. Il Garante, considerando il rischio
basso per i diritti degli interessati e la natura accidentale
dell’errore, ha chiuso il procedimento senza sanzioni,
raccomandando ad Avis di rafforzare le verifiche sulle sue
procedure di trattamento dati per prevenire errori simili.